Branding del Punto vendita
La comunicazione principale di cui ci siamo occupati per Quore Italiano è quella dei menu di sala, oltre che nella cartellonistica esterna.
La cartellonistica esterna (totem e supporti magnetici) è fondamentale per la comunicazione dei ristoranti Quore Italiano, perchè essendo posizionati in arterie strategiche della città di Milano (Piazza Oberdan, Galleria Vittorio Emanuele, Corso di Porta Ticinese e Corso Garibaldi) la visibilità verso i turisti è di massima importanza.
Altro elemento importante della comunicazione “stradale” della catena, sono le lavagne presenti all’esterno dei ristoranti: questo tipo di comunicazione necessita di visibilità immediata del menu, prezzi ben chiari e immediatezza nella ricerca del piatto da parte del cliente.
I menu da tavolo
I menu dei ristoranti sono stati studiati soprattutto per dare la possibilità ai turisti stranieri di comprendere subito i piatti; abbiamo quindi previsto la presenza di fotografie esplicative, oltre che della traduzione in inglese integrale.
I menu sono 3 differenti: Menu pranzo, Menu Cena e Menu Caffetteria.
Ognuno di questi menu è stato studiato per interagire sia con il personale di sala, sia con la tipologia di servizio offerto:
- il menu pranzo, essendo composto da pochi piatti e da piatti freddi, è un unico grande foglio;
- il menu caffetteria, utilizzato a colazione, contiene una lista di dolci e di specialità calde. È un pieghevole 2 ante piccolo e di rapida consultazione;
- il menu cena, invece, è una brochure raffinata, confezionata a punto metallico, che riporta il dettaglio di ogni piatto con minuzia.
I ristoranti Quore Italiano, oltre alla comunicazione “standard”, ci hanno chiesto di studiare delle comunicazioni extra per alcune specialità a cui volevano dare più visibilità: è il caso degli aperitivi o delle continental breakfast.
Entrambe le comunicazioni sono composte da volantini pubblicitari e cartellonistica esterna, e il target, come d’abitudine per Quore Italiano, sono i turisti che ogni anno visitano Milano.
